I lavori sono stati commissionati e diretti dal Consorzio Venezia Nuova, per Conto del Magistrato alle Acque di Venezia, e fanno parte delle opere di compensazione alla costruzione delle opere mobili alle bocche di porto, per dar corso agli impegni che il Governo Italiano si è assunto nei confronti della Commissione Europea; questi interventi mirano allo sviluppo degli habitat tipici lagunari tutelati a livello europeo ai sensi della Direttiva “Habitat” 92/43/CEE e della direttiva “Uccelli” 79/409/CEE.
In particolare, utilizzando esclusivamente tecniche e materiali compatibili con il sistema lagunare, si sono conseguiti, per le zone d’intervento, i seguenti obiettivi: - Obiettivo Morfologico: mantenimento-ripristino delle superfici lagunari (velme e barene) nelle corrette localizzazioni, nelle corrette forme, nei corretti rapporti tra forme, localizzazioni e funzioni; - Obiettivo Idrodinamico: ripristino dei flussi canalizzati e conseguenti vivificazioni periferiche; ripristino di corpi acquei confinati; ripristino di profondità a caratterizzazione lagunare; - Obiettivo Ecologico: ripristino di fasce funzionali di margine lagunare; ripristino di gradienti di salinità e relative biocenosi; ripristino di habitat tipici a sostengo della fauna ittica in generale e delle specie pregiate.
In sintesi sono stati realizzati: • il ripristino di cinque strutture morfologiche (barene Canal Storto, Sacca Pelà e Cason Dogà e barene Sacca Palla e Punta Buranei), con i materiali provenienti dal dragaggio canali e dalla bocca di Lido; • la riprofilatura - dragaggio dei canali Boer, Dogà, Rame la Conca, Branco e Cenesa e di alcuni ghebi; • alcune palificate a protezione delle “gengive” del canale Cenesa con collocazione a tergo di materiale; • uno scavo di manutenzione e adeguamento della sezione del Canale Tessera.
In totale per la formazione delle strutture morfologiche si sono utilizzati, previo dragaggio in zone ubicate alle bocche di porto, circa 800.000 m3 di sedimenti a granulometria prevalentemente sabbiosa; le conterminazioni sono state realizzate con diverse tipologie: con un doppio ordine di burghe su materasso riempite di materiale lapideo o limi concrezionati o con parete filtrante con palificate con pali a diverso interasse in funzione della differente esposizione della barena agli effetti erosivi.