Opere fluviali e sistemazioni idrauliche
Le opere fluviali rappresentano la più antica e tradizionale attività della Nuova Co.Ed.Mar. Srl, che ha iniziato ad operare nell’ambito del dello scavo, trasporto e vendita di inerti prelevati dagli alvei dei fiumi, utilizzando piccoli mezzi navali nella laguna di Venezia e sui fiumi Adige e Brenta.
L’attuale campo di attività nelle opere e sistemazioni fluviali comprende invece:
- Costruzione di argini in terra o in c.a.;
- Riconfigurazione e ricalibratura di argini in erosione;
- Regimazione di corsi d’acqua, con briglie e salti di fondo;
- Realizzazione di protezioni delle pile da ponte;
- Pulizia degli alvei;
- Riconfigurazione delle foci fluviali;
- Interventi alle foci dei fiumi finalizzati all’allontanamento delle correnti di acqua dolce dal litorale.
- Conche di navigazione
La Società possiede, nel proprio parco mezzi, natanti di ridotto pescaggio e/o modulari componibili, particolarmente idonei per le lavorazioni fluviali, modificati ed aggiornati sulla base della pluridecennale esperienza acquisita nelle specifiche lavorazioni.
Tra le realizzazioni più significative, si annoverano:
- La progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di realizzazione della conca di navigazione di “Brondolo Nuova” con adeguamento agli standards della V classe CEMT. L’intervento ha riguardato la costruzione di una nuova conca localizzata in affiancamento, ad ovest, della vecchia conca di Brondolo; per l’adeguamento alla classe V europea le dimensioni della nuova conca sono pari ad una lunghezza m 148.00, larghezza m 13.00 con porte a scorrimento orizzontale. La struttura della nuova conca è in c.a., ed è stata realizzata previa conterminazione dell’area di scavo con diaframma in palancole in acciaio tipo Larssen ed abbassamento della falda, al fine di consentire l’esecuzione dei lavori in asciutto. Il manufatto è completo di tutti gli impianti idraulici e meaccanici necessari per il funzionamento automatizzato e di tutti i più aggiornati sistemi di sicurezza;
- Il recupero funzionale del tratto terminale del Torrente Bisagno, con miglioramento delle condizioni di deflusso. Il torrente Bisagno sfocia nel mar Tirreno all’interno dell’abitato di Genova, e il tratto terminale del torrente è stato canalizzato negli anni 30 e “tombato” con un impalcato poggiante sui setti longitudinali, e su questo scorre attualmente una delle strade più importanti del centro di Genova (viale Brigate Partigiane). Il degrado delle strutture ha reso necessario il rifacimento dell’impalcato e delle strutture dell’alveo; si è inoltre proceduto ad abbassare l’alveo fino alla -3 m sul l.m.m. per favorire il deflusso delle portate di piena. Per consentire la realizzazione delle strutture d’alveo sottofalda, è stata realizzata l’impermeabilizzazione dell’alveo attraverso un sistema di jet-grouting che ha di fatto definita una vasca impermeabile che ha consentito l’aggottamento di vaste porzioni d’alveo. Le successive lavorazioni sono quindi state quelle dello scavo di approfondimento dell’alveo, della demolizione strutture esistenti, la realizzazione di micropali di fondazione, le iniezioni di consolidamento, il rifacimento della platea e dei setti dei fornici, la tirantatura dei setti esterni e il rifacimento dell’impalcato con travi precompresse.